martedì 11 marzo 2014

gli Zombies che non c'erano

Chi mi conosce lo sa; fin dall'età adolescenziale io amo gli zombies. L'immaginifico Romeriano mi ha colpito fin dai tempi del vhs.
Come scrivevo da qualche altra parte a proposito di last of us, La tematica della sopravvivenza tira da tempo immemore nel cinema.
Quando si parla di alieni che invadono la terra, di valanghe, inondazioni, api trash o  gelatine assassine, i film vendono.

Immaginarsi i videogiochi allora. Lo ha capito Capcom nella seconda lineup di giochi per icsbocs© qualche anno fa quando fece uscire Dead Rising, uscendo dagli allora canoni classici del survival horror per infilare nell'immaginifico dei videogiocatori quello che in realtà Romero aveva già visto decenni prima , reinventadno con un gesto così semplice un genere, e riscuotendo eserciti di fruitori ed introiti da paura.

Lezione successivamente imparata dal team deep silver, che sviluppava qualche anno fa questo Dead Island, fornendo  ulteriore verve al genere, facendo addirittura correre gli zombies e trasformandoli in psicopatiche macchine divora-umani.

Forse il senso del maestro Romero non si traduce in una lezione proprio imparata, ma il senso di angoscia dovuto al fatto che, per quanto veloci possano essere gli esseri umani gli zombi vecchia scuola saranno "lenti ma troppi" viene sostituito da delle bestie veloci e in costante ricerca di carne fresca può essere una buona idea per alcuni.

E se a questo affianchiamo il contesto in cui è ambientato il gioco possiamo tranquillamente affermare che, giocato a luce spenta e con un buon paio di cuffie sulle orecchie, questo dead island porta ad una discreta serie di cambi biancheria intima nella stessa sera.

Lo scenario è un resort turistico in una delle tante isole cadute vittima del cannibalismo (parola appropriata) edilizio a fine turistico che sta rovinando gli ultimi paradisi faunistici del mondo.
Il concetto di isola perfetta dove vivere una vacanza da sogno che piomba nell'oblio di un incubo dal quale geograficamente è impossibile uscire da una grande prospettiva al gioco, che si trasforma in un enorme sandbox dove tutto può essere un'arma, e dove dietro ad ogni angolo l'incubo non finisce mai.
in questa cornice ci troveremo a scegliere uno fra tre personaggi  (ognuno con le proprie caratteristiche e skills) che avranno doti tecniche o atletiche.

Se cercate tensione, disperazione, una trama dove tutto sembra remarvi contro sempre e comunque questo gioco fa per voi.Ricordatevi solo due cose.

La prima è che la g.o.t.y. ha una trama in più rispetto alle tre presenti nel gioco base. e la seconda che, se decidete di partire per questo viaggio, è di infilare in valigia un paio di mutande in più. potrebbero davvero servirvi. ;)